Negli ultimi tempi è sempre più comune il diffondersi di notizie finte supportate da immagini che sembrano reali, questo specifico tipo di manipolazione multimediale prende il nome di deepfake. Uno degli esempi più eclatanti è certamente la foto finta che ritraeva l’esplosione del Pentagono la cui diffusione ha generato un vero crollo delle borse americane. Oppure il video in cui il l’ex presidente Obama pronuncia un discorso su fake news disinformazione, in realtà mai girato.  

Il deepfake ha scatenato una serie di dibattiti sulle sue implicazioni etiche, sociali e politiche dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale.  

Ma cosa sono, esattamente, i deepfake e perché sono un rischio per tutti? 

In questo articolo, cercheremo di rispondere a questa domanda, indicheremo come riconoscerli e quali strategie possiamo adottare per difenderci da essi. 

Cosa sono i deepfake 

I deepfake sono foto, video o audio falsificati, creati da un’intelligenza artificiale, che sembrano autentici ma sono in realtà manipolazioni. Il termine “deepfake” è una combinazione di “deep learning” (che possiamo semplificare come “apprendimento da parte di macchine”) e “fake” (falso). Questa tecnica si basa sull’addestramento di algoritmi di apprendimento automatico su una vasta quantità di dati, al fine di creare immagini, video o audio che sembrano reali. 

Perché i deepfake sono pericolosi 

Queste immagini possono sembrare innocue e perfino divertenti a volte, ma costituiscono in realtà un serio problema per la sicurezza degli individui, vediamo alcuni:  

Diffusione di disinformazione: I deepfake contribuiscono alla diffusione di notizie false, informazioni ingannevoli e teorie del complotto, minando la fiducia nel giornalismo e nella veridicità delle informazioni online. Questo può avere conseguenze negative sulla società, influenzando le opinioni pubbliche e alterando la percezione della realtà. 

Minaccia alla privacy e alla reputazione: possono essere creati video compromettenti o diffamatori, in cui le persone vengono falsamente rappresentate in situazioni imbarazzanti, offensive o illegali. Ciò può danneggiare la reputazione e la privacy delle persone coinvolte, creando gravi conseguenze personali, professionali e sociali. 

Manipolazione politica: attraverso i deepfake è possibile creare video di politici o leader influenti che diffondono discorsi o azioni mai avvenute. Questo può avere un impatto significativo sulle elezioni, sulle decisioni politiche e sulla stabilità dei governi, minando la fiducia pubblica nei leader e nelle istituzioni. 

Potenziale per attività criminali: i deepfake possono essere utilizzati per scopi criminali, come l’estorsione, il furto di identità e la frode. Ad esempio, possono essere utilizzati per creare video falsi di una persona che autorizza transazioni finanziarie o divulga informazioni sensibili. Ciò può causare danni finanziari significativi e compromettere la sicurezza delle persone coinvolte. 

Impatto sulla sicurezza nazionale: in generale, i deepfake possono rappresentare una minaccia alla sicurezza nazionale e perfino avere conseguenze gravi sulle relazioni tra i paesi e sulla stabilità geopolitica. 

Come riconoscere i Deepfake 

A causa dell’alta qualità dei contenuti creati, non è facile riconoscere un deepfake. Tuttavia, ci sono alcuni segnali di avvertimento che possono aiutarci a individuare un contenuto contraffatto. Analizzare le anomalie visive è un buon punto di partenza. Prestare attenzione a piccoli dettagli nel video, come imperfezioni nell’immagine, sbavature o sfocature intorno ai bordi, inconsistenze nella luce o nella prospettiva, movimenti innaturali. Mancanza di sincrono tra voce e immagine. Queste anomalie possono indicare manipolazioni digitali. 

Un altro aspetto da considerare è l’incoerenza temporale. Controllare se le azioni o gli eventi nel video sono in linea con il contesto temporale. Ad esempio, se un personaggio mostra un dispositivo tecnologico che non era ancora disponibile all’epoca in cui è stato registrato il video, potrebbe essere un segno di un deepfake. 

È buona pratica confrontare le informazioni ricevute con fonti affidabili – questo anche per verificare le fake news. I giornali, le agenzie di stampa o le fonti ufficiali possono essere utili per confrontare le informazioni. 

In fine, investigare sull’origine del video può fornire ulteriori informazioni sulla sua credibilità. Sapere chi è l’autore del video e di chi lo diffonde ci fornisce delle indicazioni sulla sua genuinità.   

Strategie per difendersi dai Deepfake 

La conoscenza è la prima arma a nostra disposizione: sapere che i deepfake esistono e condividere questa informazione è il primo modo per creare consapevolezza e quindi permetterci una difesa.    

Diverse organizzazioni e ricercatori stanno sviluppando strumenti di verifica automatizzati per identificare i deepfake. Questi strumenti possono analizzare i contenuti multimediali alla ricerca di segni di manipolazione digitale.  

Dare priorità alle fonti autorevoli e verificate può aiutare a ridurre la diffusione di queste immagini. Verificare la fonte prima di condividerla può contribuire a contrastare la disinformazione. 

Sviluppare una mentalità critica riguardo ai contenuti online è essenziale per difendersi da qualsiasi informazione falsa. Valutare attentamente le informazioni, domandarsi se possano essere attendibili e controllare le fonti e cercare conferme da diverse fonti prima di accettare qualcosa come verità assoluta. 

I deepfake rappresentano una sfida significativa nella nostra società digitale. La loro capacità di manipolare la realtà virtuale e non solleva preoccupazioni sulle implicazioni per la privacy, la sicurezza e la diffusione delle notizie false. Riconoscere i deepfake richiede attenzione e consapevolezza, mentre difendersi da essi richiede una combinazione di educazione, strumenti di verifica e criticità nei confronti dei contenuti online. La collaborazione tra consumatori, ricercatori, organizzazioni e governi è fondamentale per affrontare questa minaccia emergente e proteggere la nostra società dall’abuso dei deepfake.